giovedì 14 luglio 2011

Fabio Cinti: un vento caldo tra le note

Fabio Cinti. Fabio. Cinti. A volte si dice "in questa foto hai fatto la faccia alla Cinti", espressione oramai comune tra i suoi fan. Ma com'è la "faccia alla Cinti"? E' un'espressione seria, ma non seriosa, screziata della dolcezza che il suo sguardo richiama, fascinosa, intellettuale, non intellettualoide, tenera, sincera. Non stiamo li a dire dove è nato e da chi, diciamo che è cosa scontata e che chi non lo sapesse e ne fosse interessato avrà comunque modo di scoprirlo in altri "luoghi". Parliamo invece di Fabio. Di Cinti appunto. Cinti è un artista incredibile che deve il suo successo a un grande, enorme lavoro, sudore e fatica in giro, a casa, fuori casa, sui treni, giù dai treni, in metropolitana, scattando una foto, scrivendo una frase e soprattutto componendo canzoni. "E' un bisogno fisiologico" ha affermato in una precedente intervista e io direi che è ovvio: quando un uomo è capace di creare canzoni simili è naturale che non ne possa fare a meno in nessun caso. Fabio è un ragazzo, Fabio è un uomo, Fabio è un artista, un poeta, un cantautore, Fabio è una persona buona e vera, ironica e riflessiva. Fabio Cinti è un giovane capace di far pulsare il cuore e la testa con le sue canzoni e con il suo modo di essere. Fabio, appunto, lo abbiamo detto che si chiama Fabio no? ecco, dicevo che Fabio, è uno si quegli splendidi esseri umani che si perde tra le pagine dei libri o tra le note di una canzone. Gli interessa il singolo istante, la vita, l'albero che ha davanti mentre sta seduto su una panchina, la Poesia. Ama ridere, più di quanto si possa pensare secondo me e trova interessante anche piangere, ma mai troppo o potrebbe arrabbiarsi. Quando ascolti la prima volta "La distrazione" le possibilità sono due: ti vengono i brividi e la riascolti immediatamente oppure... ti vengono i brividi e la riascolti immediatamente (e probabilmente per un certo periodo la riascolti ogni singolo giorno). La stessa cosa avviene con "Bow House" che ti avvolge in una dolcezza rasserenante, verace. "Il punto di vista" poi è proprio una lente, come si dice, un pezzo d'anima che si fa musica, come per ogni canzone di Fabio del resto e come per ogni brano musicale dovrebbe essere per potersi definire tale perché, come dice Cinti stesso in questa intervista, una canzone per arrivare al cuore deve comunicare qualcosa che non riusciamo a dire, a esprimere, a esternare o ... a gridare. "Questo mondo fa rumore" lo vedo come proprio come un grido (paradosso? no non credo. Grido e urlo sono due cose differenti). E la estasiante "Eccessi", "Il vuoto mimato", "Amore elettrico"... insomma chi non ha ancora l'album se lo vada a prendere di corsa: "L'esempio delle Mele". Cinti è uno di quei pochi musicisti emergenti di cui si dice "ce ne vorrebbero di artisti come lui in Italia". Cinti è poeta. Cinti è poesia. Arrabbiata, allegra, ironica, forte, fragile, ma sempre poesia.


Per te che cos'è la Poesia Fabio? Cosa rappresenta nella tua vita...

"Se non intendiamo strettamente i "versi", la Poesia è l'arte per eccellenza. Come dire, ogni cosa che ambisca all'artisticità è essenziale che sia Poesia. Non riesco a decifrare cosa sia per me, è qualcosa che permea nel Bello e nel Brutto, è qualcosa che esalta e tortura, che dà e toglie, che ti fa sognare e che ti rende insonne..."


E l'ispirazione che cos'è? come ti accorgi di "essere ispirato"? cosa senti?

"L'ispirazione è strettamente legata ai sentimenti di cui ti ho parlato sopra. Uno stato d'animo non ha dei limiti ben definiti, quella cosa che in inglese si definisce meglio come "boundary". Di conseguenza è difficile dire cosa mi sento. A volte colgo sottili variazioni dell'umore che poi sfociano in qualcosa di molto bello(per me). Altre volte, grosse emozioni evidenti mi fanno solo venire un gran sonno...!"
Quali sono stati i musicisti che più hai ascoltato nell'adolescenza? e ora?
"Ho ascoltato molta musica perché in famiglia (sono l'ultimo di quattro fratelli) ognuno ha gusti diversi dall'altro. Perciò si passava con disinvoltura dal progressive alla classica, dai Beatles a Branduardi, dai Pink Floyd a Mozart, da Bach a Lucio Dalla, da Battiato ai Velvet Underground... Ora faccio molta ricerca su internet (anche se ascolto sempre i classici), mi piace capire fin dove ci si spinge..."

La musica è la tua vita, sei laureato in lettere e filosofia e ami la lettura... quali altre forme di arte ti affascinano maggiormente e perché?

"Come a molti mi piace il cinema: è una forma d'arte che racchiude molte espressioni della produzione umana, comprese naturalmente la fotografia, la musica, la scrittura. Ho visto centinaia di film, anche quelli più commerciali (i cinepanettoni no), i colossal dagli effetti speciali mirabolanti. Ma Truffaut..."

Qual è la cosa più importante per un artista secondo te, famoso o meno che sia?
"Un artista è una persona anzitutto e per ogni persona vale la stessa regola, bisogna essere a posto con la coscienza, essere sinceri. Non è facile come sembra. Chi ha la possibilità e l'estro per poter esplorare mondi  più complessi o al di là della portata dell'uomo medio ha una responsabilità in più, quella della crescita
sociale."

Ami la tecnologia? Cosa pensi del "progresso umano"?

"La tecnologia mi piace fin quando è realmente al servizio di chi opera in un ambito. Il resto, la sperimentazione, le macchine complesse fini a sé stesse, per quanto mi riguarda sono appannaggio di chi le sperimenta, degli scienziati, gli ingegneri eccetera. Non si può - spostando il paragone - pensare di far piacere Stockhausen a una casalinga... La casalinga ha bisogno di musica per innamorarsi, per lavare i piatti, per far dormire i bambini... Io ho bisogno della tecnologia perché è il mezzo con il quale realizzo i miei progetti. Se mi dà spunti nuovi tanto di gaudagnato ma non mi interessa sapere com'è fatto un computer al suo interno, non è il mio ambito. Preferisco aprire un libro piuttosto che una lavatrice (se non per metterci i vestiti dentro...)."

Chi è Fabio Cinti?

"Fabio Cinti sono io, piacere..."

Parlami dei colori... qual è per es. il tuo colore preferito e perché? e collegandoci all'arte... cosa ti colpisce maggiormente in un dipinto? e ancora... qual'è il dipinto o il periodo artistico che ti rappresenta di più?

"Devi sapere che sono daltonico, quindi con i colori faccio una gran confusione! Non ho un colore preferito, posso dire che mi piacciono i colori primari, quelli dell'arcobaleno... Di un dipinto mi colpisce - quando mi colpisce - la visione di chi l'ha fatto, la volontà di rappresentare una realtà individuale (che poi è assolutamente fraintendibile). Per esempio ne "Il Figliol Prodigo" di De Chirico mi colpisce molto la figura del figlio che mi è sempre sembrato un supereroe. Non sono informato su quel quadro, non so cosa abbia voluto dire De Chirico ma a me dà quella sensazione e mi procura una specie di imbarazzo. Sul periodo artistico non so dirti: mi impressionano i murales preistorici così come le impressionanti ombre di Caravaggio..."

Cosa deve darti una poesia e cosa una canzone... per arrivarti al cuore?

"Devono dirmi qualcosa che avevo nel cuore e che non riuscivo a dire."

Cosa ami di più del tuo album?

"Domanda difficile... E' un album che dice esattamente quello che volevo dire. Renzo Stefanel (Rockit) in una recensione di cui gli sono molto grato, dice proprio questo: non ha sbavature, sovrappiù inutili. Non ho voluto strafare. Superare me stesso in questo caso, nel caso de L'Esempio delle Mele, è stato riuscire a fare questo, avere misura e completezza."

Se tu fossi uno strumento musicale quale saresti e perché?
"Ma io sono uno strumento musicale: canto..."

Qual è, tra i tanti che hai letto, il libro che ti ha colpito di più, che ti ha lasciato di più, che hai amato e continuerai ad amare...? e perché?

"Anche qui per rispondere devo fare una scelta che lascerà fuori troppe cose... Oggi posso dirti che ho amato e continuerò ad amare La Montagna Incantata di Thomas Mann. I motivi risiedono tanto nella storia quanto
nella straordinaria capacità di Mann di farsi amare per come scrive."

Come passi le tue giornate?
"...nel dettaglio potrebbe essere noioso raccontare tutto. Diciamo però che non c'è cosa che faccia che possa sfuggire alla possibilità di diventare una canzone, una pagina di un libro, una foto...
A volte mangio, dormo molto poco. Spesso me ne sto anche un'ora fermo a pensare. Faccio l'amore, la spesa, il caffè. E nel frattempo, nel mentre, canto."

Credi nell'esistenza degli extraterrestri?

"Non credo siamo così tanto speciali da essere gli unici in uno spazio di cui conosciamo una parte così piccola. Se la smettessimo di aspettare umanoidi dalle grosse teste, gli occhioni all'insù e la pelle lattiginosa, ci renderemmo conto che ogni meraviglia al di là dell'atmosfera è extraterrestre."

Chiudi con una frase che ti viene in mente ....... ora!!!
"Resta ancora tutto da fare (Marguerite Yourcenar)"


@Lara Aversano

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